La storia dei pescatori di spugne dell’isola di Kalymnos

La storia dei pescatori di spugne dell’isola di Kalymnos, trova le sue origini nella tradizione nota in tutto il mondo di quest’isola. La prima cosa che viene, infatti, in mente quando si parla di Kalymnos sono le spugne di mare. Questa tradizione, risalente al periodo antico è diventata il ramo principale dell’economia isolana e viene tenuta in vita ancora oggi. Ogni primavera i pescatori lasciano l’isola tra molti festeggiamenti per andare a pescare le spugne per tutta l’estate sia nei mari dell’Egeo che in tutto il Mediterraneo.

I primi “sommozzatori” andavano in apnea fino alle profondità di 30m, mentre con l’aiuto della cosiddetta “campana” riuscivano ad arrivare a profondità anche piu’ elevate. Ignoravano, tuttavia, i rischi della decompressione. E’ un mestiere duro e pericoloso per il quale molti pescatori di spugne di Kalymnos hanno perso la vita. Oggi ci si immerge con attrezzature moderne e con meno rischi rispetto al passato, ma è divenuta ormai un’attivita’ molto meno redditizia e che non attira più i giovani, rischiando così di scomparire.

Le spugne

Forse sorprenderà il fatto che la spugna di mare sia un animale e non una pianta; nell’ordine evolutivo appartiene ai primi esseri pluricellulari formatisi sulla Terra. Esistono diverse specie di spugne tra cui le più famose e comuni sono le kapadike mentre le piu’ pregiate sono le fine, chiamate anche spugne di seta.

La spugna di Kalymnos è nota come un prodotto estremamente igienico e di ottima qualità. Nell’età moderna, considerando la crescita dell’utilizzo della spugna, si è tentato di riprodurla artificialmente con l’introduzione di diversi materiali sintetici, tuttavia senza successo. Le spugne sintetiche non possiedono la morbidezza, la compattezza e la capacità di assorbire che invece hanno quelle naturali. Queste rappresentano ancora oggi il miglior prodotto per il lavaggio e la cura del corpo. Oltre agli usi cosmetici ed igienici per la cura del corpo, a quelli casalinghi per le pulizie della casa se non addirittura dell’auto, la spugna naturale viene spesso utilizzata anche per il restauro delle opere d’arte e per la lavorazione della ceramica.